Scuola per supereroi,
ambiente banale, ma efficace. un liceo in una struttura gigante e appena
visibile da qualche parte dell'America del Nord.
Elly deve affrontare il primo anno di scuola ed è tra l'eccitato e l'angosciato, tuttavia il pensiero che avrebbe frequentato la scuola con la sua migliore amica Marty la solleva.
Raccoglie i capelli castani in una bandana, lega le sue converse ed esce di casa con un sospiro, facendosi coraggio.
E' su un mezzo dato da un incrocio con un pullman scolastico ed una navicella aliena, curiosa combinazione interessante, in piena notte.
E' certamente diretto dall'altra parte di dove abita la ragazza e si prospetta un viaggio lungo.
Elly deve affrontare il primo anno di scuola ed è tra l'eccitato e l'angosciato, tuttavia il pensiero che avrebbe frequentato la scuola con la sua migliore amica Marty la solleva.
Raccoglie i capelli castani in una bandana, lega le sue converse ed esce di casa con un sospiro, facendosi coraggio.
E' su un mezzo dato da un incrocio con un pullman scolastico ed una navicella aliena, curiosa combinazione interessante, in piena notte.
E' certamente diretto dall'altra parte di dove abita la ragazza e si prospetta un viaggio lungo.
- Chi me lo fa fare!? Speriamo in bene,
va!
Come sempre ascolta musica con il suo I-pod a tutto volume. Non è nemmeno a metà percorso che già si annoia.
Con il suo carattere espansivo cerca di mettersi a parlare con un gruppo di ragazzi davanti a lei, ma questi si rivelano poco socievoli ed arroganti.
dal loro modo di vestire avrebbe dovuto certamente immaginarlo: felpa da college iper costosa, pantaloni firmati e capelli perfetti freschi di gel a lunga durata.
Cercando di tornare al suo posto, uno di quelli le fa lo sgambetto travolgendolo e facendolo cadere a terra.
-Cappero, sei ancora vivo? Mi spiace, ma credo di essere inciampata su qualcosa!
Lui alza lo sguardo senza rancore. Rimette a posto i lunghi capelli carota col suo cerchietto nero ed un elastico.
- Tranquilla, non è successo niente!
Le porge una mano in un guanto in pelle nera e le sorride ammiccando.
- Mi chiamo Robyn, quest'anno frequento il terzo anno anno! Tu devi essere nuova!
Elly risponde con una poderosa stretta di mano e, sentendo quella delicata del ragazzo, ha paura di avergli fatto male.
- Ops, scusa, ho una forte stretta! Deve vedersi come me la sto facendo addosso!
Robyn scoppia in una risata non di scherno, ma di gusto.
- Giusto un poco! Puoi sederti vicino a me se vuoi! E' sempre libero!
lei accetta ringraziandolo.
I due passano tutto il viaggio a parlare ed è mancato poco che lui soffocasse da quanto rideva per come lei parla.
- Son dei pezzi di deficienti quelli!
Dice Elly mentre parlavano della gente che non si vuole mai sedere accanto a lui perchè è "strano". Lui scoppia a ridere di nuovo che quasi schiatta piegandosi in due.
Arrivati quasi a destinazione Robyn le dice che non ha mai riso tanto così dal primo anno di liceo e lei lo ringrazia arrossendo.
Come sempre ascolta musica con il suo I-pod a tutto volume. Non è nemmeno a metà percorso che già si annoia.
Con il suo carattere espansivo cerca di mettersi a parlare con un gruppo di ragazzi davanti a lei, ma questi si rivelano poco socievoli ed arroganti.
dal loro modo di vestire avrebbe dovuto certamente immaginarlo: felpa da college iper costosa, pantaloni firmati e capelli perfetti freschi di gel a lunga durata.
Cercando di tornare al suo posto, uno di quelli le fa lo sgambetto travolgendolo e facendolo cadere a terra.
-Cappero, sei ancora vivo? Mi spiace, ma credo di essere inciampata su qualcosa!
Lui alza lo sguardo senza rancore. Rimette a posto i lunghi capelli carota col suo cerchietto nero ed un elastico.
- Tranquilla, non è successo niente!
Le porge una mano in un guanto in pelle nera e le sorride ammiccando.
- Mi chiamo Robyn, quest'anno frequento il terzo anno anno! Tu devi essere nuova!
Elly risponde con una poderosa stretta di mano e, sentendo quella delicata del ragazzo, ha paura di avergli fatto male.
- Ops, scusa, ho una forte stretta! Deve vedersi come me la sto facendo addosso!
Robyn scoppia in una risata non di scherno, ma di gusto.
- Giusto un poco! Puoi sederti vicino a me se vuoi! E' sempre libero!
lei accetta ringraziandolo.
I due passano tutto il viaggio a parlare ed è mancato poco che lui soffocasse da quanto rideva per come lei parla.
- Son dei pezzi di deficienti quelli!
Dice Elly mentre parlavano della gente che non si vuole mai sedere accanto a lui perchè è "strano". Lui scoppia a ridere di nuovo che quasi schiatta piegandosi in due.
Arrivati quasi a destinazione Robyn le dice che non ha mai riso tanto così dal primo anno di liceo e lei lo ringrazia arrossendo.
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivete tutto, tranne insulti o cose volgari! Si accettano critiche costruttive!